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E45 chiusa: cede un altro viadotto. Anas, ancora un allarme ignorato

E45 chiusa

Si apre una falla nel viadotto Tevere IV. Ignorate le avvisaglie, E45 chiusa: governo risarcisca le comunità locali

Ancora un cedimento, ancora sulla strada E45, ancora una volta chiusa. E ancora un allarme ignorato da parte di Anas, dopo quello su Aulla (Massa Carrara) dove il mese scorso è crollato un viadotto, e dopo la tragedia di Genova.

Un’altra tragedia scongiurata dallo scarso traffico dovuto alle restrizioni dell’emergenza coronavirus. Ieri una grande buca si è aperta sul viadotto Tevere IV, sulla E45 nel comune di Pieve Santo Stefano (Arezzo), a poca distanza dal viadotto Puleto, rimasto a lungo chiuso lo scorso anno e posto sotto sequestro dalla Magistratura. La strada è stata chiusa.

La viabilità

La viabilità sulla superstrada E45 tra Valsavignone e il confine regionale della Toscana in direzione di Cesena è stata temporaneamente deviata sulla carreggiata opposta, allestita a doppio senso di circolazione, in tratto di circa 2,6 km tra il km 159,150 e il 161,800.

L’allarme ignorato e l’interrogazione

Eppure i cittadini avevano lanciato più volte l’allarme e i magistrati, nel provvedimento di sequestro del viadotto Puleto, avevano sottolineato il rischio anche per il vicino viadotto Tevere IV.

E45 chiusa, non è possibile andare avanti così e correre questi rischi: il governo deve intervenire urgentemente per un piano di riorganizzazione totale delle competenze su controllo e manutenzione delle strade.

Inoltre deve prevedere risarcimenti e soluzioni immediate per le comunità locali perennemente penalizzate da queste gravi inadempienze.

Lo abbiamo chiesto in un’interrogazione che ho presentato alla Camera dei Deputati.

Il nostro sopralluogo e l’incontro con istituzioni e imprese

A gennaio 2019 crollò il viadotto Puleto, anche allora venne chiusa la E45: siamo andati di persona a verificare e a parlare con le istituzioni, con i cittadini e con le imprese della zona che chiedono di non essere abbandonati.

E45 chiusa

Per lunghi anni la sinistra ha ignorato gli appelli e gli allarmi dei sindaci e dell’industria della zona ad intervenire per monitorare la E45 e a predisporre soluzioni sulla viabilità alternativa.

Dopo tutte queste negligenze le istituzioni non possono e non devono abbandonare una seconda volta cittadini e imprese: chiediamo che il governo e la Regione Toscana li sostengano.