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Covid, a gennaio la commissione d’inchiesta

Covid, i controlli con il drone

Il 2023 sarà l’anno della verità sulla pandemia, grazie alla commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid

A gennaio Fratelli d’Italia richiederà una commissione d’inchiesta sul Covid. L’avevamo promessa, e manterremo l’impegno, come ho avuto modo di ribadire alla Camera durante la discussione relativa all’informativa del Ministro della Salute Orazio Schillaci sui nuovi casi riscontrati su persone provenienti dalla Cina (qui una sintesi del suo intervento).

Una comunicazione puntuale che dà la misura dell’attenzione del Governo Meloni sul Covid, nonostante le accuse campate in aria della sinistra e di certa stampa. Un’attenzione, la nostra, certo diversa da quella del governo Conte e del Ministro Speranza. Perché a guidare la Sanità oggi c’è un uomo di scienza e al governo e in maggioranza persone che hanno a cuore la salute degli italiani, ma anche la libertà e la verità. Verità che, grazie al lavoro della commissione d’inchiesta sul Covid (qui la mia intervista a La Stampa) vogliamo disvelare, ribadendo allo stesso tempo, come ha fatto Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, che mai sarà replicato il modello restrittivo adottato in passato.

Come dimenticare infatti gli aperitivi sui navigli al grido di “l’unico virus è il razzismo”, mentre intanto, con la pandemia alle porte e gli ospedali sguarniti persino di mascherine, l’Italia inviava 5 tonnellate di materiale sanitario in Cina. E come dimenticare la mancanza di un piano pandemico (qui la prova della bugia di Speranza), gli appalti alle aziende cinesi e le commissioni agli amici del Pd.

E ancora: i banchi a rotelle; i droni che rincorrevano le persone sulle spiagge mentre gli autobus erano pieni; il Covid più pericoloso per chi prendeva il caffè seduto piuttosto che in piedi, l’inutile app “Immuni”. Scelte contro cui FdI si è sempre battuta, avanzando proposte alternative che conciliavano salute e libertà, al contrario di quanto fatto da Conte e Speranza. Ecco perché non c’è da stupirsi della reazione esagitata e imbarazzata della sinistra all’annuncio della commissione d’inchiesta sul Covid.