“Ingenti perdite, gravi preoccupazioni in termini di regolarità, rischi finanziari preoccupanti, prassi contabili non sempre improntate su necessari principi di regolarità e legittimità” parole dure e inequivocabili quelle scritte dalla Corte dei Conti quando si parla delle partecipate della Regione in generale e in particolare della Finanziaria FIDI.
Un quadro allarmante su Fidi quello illustrato dalla Corte dei Conti. La società finanziaria partecipata dalla Regione Toscana è quella che aveva garantito il prestito poi non interamente restituito dalla famiglia Renzi. Pratica che non aveva rispettato il regolamento secondo quanto risposto dalla stessa Giunta Regionale alle mie passate interrogazioni.
Non ha senso tenere in piedi Fidi se deve essere un carrozzone in perdita perenne utile a marchette dei politici e per i politici.