Ci mancava questa follia: “L’inno d’Italia è omofobo”

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Giorgia Meloni: “Ogni parola dell’inno racchiude la nostra storia, il nostro orgoglio, il nostro senso di appartenenza. ‘Fratelli d’Italia’ è un richiamo all’identità e alla fratellanza di una Nazione”

Dovremmo esserne stupiti, ma purtroppo non è così. Ormai siamo abituati ai deliri quotidiani della sinistra. Certo, però, che alcuni limiti è difficile pensare che possano essere superati. Adesso, una paladina delle follie lgbt, si è scagliata addirittura contro il nostro inno perché non sarebbe inclusivo. Una follia senza fine. Per noi, cantare l’inno d’Italia sotto al Tricolore è un onore e un grandissimo orgoglio.

L’Inno d’Italia sarebbe “non inclusivo”

Per un’artista cantare l’Inno d’Italia durante la finale di una competizione sportiva dovrebbe essere un grande onore ed un immenso orgoglio, ma a quanto pare per la sinistra non lo è. La cantante ‘Francamente’, che si erge a difensore dei diritti della dottrina dell’lgbt, era stata invitata a cantare per una finale sportiva, ma – diversamente da qualsiasi altro italiano orgoglioso di esserlo – si è rifiutata di cantare l’inno.

Per lei, il nostro inno sarebbe “non inclusivo” e il nostro tricolore “anacronistico”. Una sequela di deliri frutto della pericolosa ideologia gender, che continua ad imperversare sempre di più. Non sanno più nemmeno cosa dicono e non si rendono conto delle sparate deliranti senza senso che fanno.

Meloni: “Inno è richiamo all’identità e alla fratellanza di una Nazione”

“L’Inno di Mameli è il canto di un popolo che ha lottato per la sua libertà e la sua unità. Ogni parola racchiude la nostra storia, il nostro orgoglio, il nostro senso di appartenenza. ‘Fratelli d’Italia’ è un richiamo all’identità e alla fratellanza di una Nazione che guarda avanti con fierezza. Viva l’Italia, viva il nostro Inno. Sempre”. Come sempre, le altissime parole di Giorgia Meloni, mettono a tacere la sinistra.