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Sollicciano: in carcere 60 agenti fermi per coronavirus

Coronavirus, scarcerati boss mafiosi carcere

Nel carcere fiorentino 60 contagiati o in quarantena per coronavirus. Altro che “allarme detenuti”: la vera emergenza sono gli agenti

Nel carcere fiorentino di Sollicciano ci sono 60 agenti di polizia penitenziaria positivi al coronavirus, o in quarantena. E’ la notizia che riporta il Corriere Fiorentino.

Un fatto che smonta per l’ennesima volta, e con i numeri, la Bufala di chi vuol far credere che in Italia ci sia un’emergenza per i diritti dei detenuti. Se c’è questa allora chiediamo che venga data prima attenzione alla polizia penitenziaria.

Una richiesta che sul carcere, in emergenza coronavirus, noi di Fratelli d’Italia abbiamo fatto in Parlamento chiedendo l’istituzione di un garante per i diritti della polizia penitenziaria.

Conte si fa un ospedale a Palazzo Chigi

Guarda qui il mio intervento alla Camera dei Deputati >> https://www.youtube.com/watch?v=WM3A785toEc.

Una proposta bocciata dalla maggioranza di governo. E’ assurdo che in Italia si parli di sconti pena e permessi premio per i detenuti quando in carcere gli agenti non sono messi a rischio. Situazione aggravata dal coronavirus.

A Sollicciano, a fronte dei 60 agenti contagiati o in quarantena per coronavirus, ci sono solo cinque positivi fra detenuti in carcere. Altri 28 sono in isolamento.

Gli agenti di polizia penitenziaria sono sotto organico, senza dotazioni e sottopagati. Per di più sono costretti ad agire in carcere da anni in una situazione di grave di sovraffollamento. Lavorano per garantire la sicurezza di tutti mettendo a rischio la loro vita, a maggior ragione adesso con il coronavirus.

Inoltre è grottesco che debbano rischiare loro di subire condanne. E’ notizia dei giorni scorsi, infatti, che cinque agenti di polizia penitenziaria andranno a processo. Sono accusati del reato di tortura in carcere, sulla base di una legge che non di Fratelli d’Italia chiediamo di abrogare. Non perché siamo contrari a proibire la tortura, ma perché quella legge con la tortura non c’entra nulla: delegittima soltanto le forze dell’ordine.