La maggioranza di governo dice no alla proposta di Fratelli d’Italia di rimuovere subito il blocco degli sfratti. Lo Stato penalizza chi rispetta le regole
La maggioranza del governo Draghi ha deciso di mantenere il blocco degli sfratti. Un emendamento presentato da Fratelli d’Italia al decreto Milleproroghe, con parere contrario del governo, è stato bocciato dalla Camera con 374 voti contrari e 50 favorevoli.
Volevamo rimuovere il blocco degli sfratti relativi al periodo pre-pandemia, ma la maggioranza ha votato contro. Il blocco penalizza soprattutto i piccoli proprietari: persone che hanno fatto sacrifici per tutta una vita e che oggi vengono beffati dallo Stato. E sono vessati, senza alcuna sospensione delle imposte da pagare.
La situazione di emergenza esiste, ma qualcuno ne sta approfittando. Non è possibile farla gravare sulle persone perbene che rispettano le regole. Persone rimaste senza lavoro e la cui unica fonte per mangiare è un affitto ricevuto, che non percepiscono più. O per esempio anziani che senza quell’introito vengono sbattuti fuori da una Rsa.
Sono molte le lettere di disperazione che abbiamo ricevuto in questi giorni di dibattito sulla proroga del blocco. Ne pubblichiamo alcuni estratti, tutelando la privacy ( i nomi sono di fantasia). Ci auguriamo che i membri del governo aprano gli occhi e si rendano conto della situazione.
Carla
Sto pagando ogni mese la rata del muto pari a 434 € e non ho la possibilità nemmeno di provare a ottenere definitivamente quanto mi spetta di diritto poiché con il blocco degli sfratti almeno fino a giugno 2021 non è possibile eseguire lo sfratto.Io mi rendo conto che siamo in una situazione di emergenza causata dalla crisi pandemica, ma purtroppo io e il mio compagno non sappiamo dove andare perché non possiamo avere la nostra casa e siamo quindi costretti a pagare ulteriori 500 € al mese per l’affitto di una casa appena 50 mq più le spese di gestione. Stiamo andando avanti solo perché entrambi fortunatamente al momento lavoriamo, ma ci state togliendo la possibilità di costruire il nostro futuro, di avere una famiglia, di aiutare i nostri genitori che non lavorano dallo scoppio della pandemia.
Giuseppe
L’anno scorso ho affittato con regolare contratto la mia casa a un’insegnante con tre figli, la quale non mi paga da maggio, dicendo che non le pagavano alimenti e stipendio (una dipendente statale!). Come se non bastasse, ho scoperto che subaffitta la mia casa su Booking, contravvenendo ovviamente a ogni regola del contratto.
Marta
I miei genitori hanno una pensione complessiva di 700€ e hanno comprato una casa all’asta, lo sfratto è eseguito ma mai applicato. Con i sacrifici di una vita per poter invecchiare con dignità senza chiedere le elemosina a nessuno. Mio padre è diabetico e cardiopatico. Mia madre cardiopatica e ha una protesi di 18cm all’anca ed in seguito a un incidente stradale la sua situazione non è delle migliori. Da marzo 2020 sono ospiti a casa mia. Non avendo tanto spazio dormono in un divano letto nel salone. Ora si ritrovano senza risparmi, senza casa, senza aiuti e senza la dignità.
Serena
Ho studiato tutta la vita, con grandi sacrifici miei e dei miei genitori. Io e mio marito abbiamo deciso di acquistare una casa più adatta alle nostre esigenze, in vista dell’arrivo del nostro secondo bambino. Oggi il mio secondogenito ha 6 mesi, e noi la casa forse la potremo avere quando lui avrà un anno!! Nulla di più assurdo! Mi sono così aggiudicata una casa all’asta nel gennaio 2020 della quale pago spese condominiali e rata mensile del mutuo, il tutto però a beneficio di un’altra famiglia che non è la mia! Purtroppo per colpa dell’occupazione abusiva da parte del precedente proprietario, non ho potuto spostare la residenza presso la nostra nuova casa e così il Comune ha preteso anche l’imu, sulla mia prima casa! La crisi ha colpito tutti e mio marito è stato mesi in cassa integrazione. Io sono una libera professionista e tra pandemia, gravidanza e maternità il mio fatturato ha subito ingentissime riduzioni! Il debitore esecutato lavora con regolare contratto e sua moglie possiede addirittura altri immobili sul territorio, oltre a gestire un fiorente asilo nido!! Siamo esausti, disperati e rassegnati!
Ho parlato di questa situazione intervenendo durante il dibattito alla Camera sul Milleproroghe: ecco il video.
Un dibattito nel quale i vari partiti si sono detti a favore del nostro emendamento contro il blocco degli sfratti. Poi, però, hanno votato tutti contro lasciando solo Fratelli d’Italia a difendere i proprietari immobiliari. Quella che sostiene il governo è una “maggioranza di lotta agli sfratti ma di governo per il loro mantenimento”, hanno commentato i nostri Tommaso Foti e Alessio Butti.
L’articolo blocca gli sfratti fino al 30 giugno
L’articolo 13 comma 13 del decreto recita:
“La sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, prevista dall’articolo 103, comma 6, del decreto – legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e’ prorogata sino al 30 giugno 2021 limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione, ai sensi dell’articolo 586, secondo comma, del codice di procedura civile, del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari”.
Fratelli d’Italia da tempo si batte a fianco dei proprietari immobiliari. Un tema di cui ho parlato anche nel mio intervento alla Camera sulla fiducia al governo Draghi. Il blocco degli sfratti fatto così è un vero e proprio esproprio. E sono molti anche gli atti che abbiamo presentato in merito, nel tempo.
Continuiamo a chiedere, come ribadito dalla stessa Confedilizia, che si intervenga al più presto per anticipare la fine del blocco. Serve inoltre la cancellazione dell’Imu, cosa che abbiamo chiesto alla Camera: uno Stato non può impedire gli introiti e al tempo stesso chiedere le tasse. Anzi bisogna indennizzare i proprietari danneggiati come le imprese chiuse per decreto. Il tempo è poco: servono i fatti e pochi discorsi.