“Questo è solo l’inizio”, minacciano i centri sociali. Ma con il governo Meloni non sono permesse zone franche: le regole si rispettano
Ben 10 agenti feriti negli scontri successivi allo sgombero del centro sociale Askatasuna di Torino. Subito dopo l’intervento delle forze dell’ordine nell’immobile occupato, infatti, i manifestanti hanno tentato di rientrare nell’edificio per poi occupare il Campus Einaudi dal quale hanno minacciato ancora scontri e violenze in piazza. Ma non ci faremo intimidire. Continueremo a portare legalità in tutte le zone franche Italia.
Dieci agenti feriti
Dopo lo sgombero di Askatasuna, scaturito dall’inchiesta sugli assalti alla sede de La Stampa e per le violenze di piazza, i soliti facinorosi facenti parte dell’ormai ex centro sociale hanno attaccato le Forze dell’Ordine. Durante la giornata sono proseguiti gli scontri. Prima un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare nuovamente nell’edificio ed è stato respinto dalla Polizia.
Successivamente sono proseguiti gli scontri che hanno portato le Forze dell’Ordine a dover intervenire con l’uso dell’idrante per disperdere la folla. Un secondo gruppo si è spostato da Askatasuna arrivando fino al Campus Einaudi. Arrivati lì hanno imbrattato i muri con scritte contro la Polizia.
Minacce dai centri sociali
Proprio durante l’occupazione del Campus Einaudi questi criminali hanno annunciato nuove manifestazioni. E sui loro canali social gli estremisti rossi hanno rilanciato minacciando: “Niente sarà più come prima, il campo è stato tracciato, chi con noi continua a volere un presente e un futuro diversi sa che la partita non è finita, ma solo iniziata”.
Non ci faremo intimidire dai soliti figli di papà
Le minacce di questi criminali di collettivi e centri sociali vari non ci intimidiranno. Non saranno le loro parole a farci desistere dal voler proseguire il lavoro che avevamo promesso agli italiani. Continueremo a lavorare per far sì che in tutta Italia venga ripristinata la legalità. Non permetteremo alcuna zona franca. La nostra piena solidarietà va alle Forze dell’Ordine, vittime della violenza di questi estremisti che certa parte politica continua a non condannare preferendo rimanere in silenzio.


