Altro che pro Pal pacifisti, a Milano il corteo dell’odio contro Israele

La comunità ebraica lancia l’allarme: “Alta tensione per il 25 aprile”

Scontri, istigazione all’odio e lancio di petardi, fumogeni e oggetti di ogni tipo. Sono sempre loro, i violenti dei centri sociali che, nel più completo silenzio della sinistra, che sa tanto di complicità, continuano a propagandare odio, insicurezza e distruzione nelle piazze d’Italia. In vista del 25 aprile la comunità ebraica si dice allarmata per colpa di questi “bravi ragazzi” ma non si arrenderà e sarà comunque presente.

Denunciati 6 antagonisti

Dopo i vari attacchi contro le Forze dell’Ordine, i danni alle vetrine e l’istigazione all’odio con la frase “Spara a Giorgia”, sono stati denunciati 6 antagonisti per resistenza a pubblico ufficiale. Hanno ricevuto tutti il divieto di accesso alle aree urbane.

Altro che pacifisti. Pacifinti. Hanno detto di scendere in piazza a Milano per chiedere la pace e dichiararsi contro al riarmo. Ma i soliti estremisti violenti hanno invocato l’intifada e la distruzione dello Stato ebraico. Centri sociali e centri islamici, giovani arabi e alcuni sindacati, estremisti rossi ed esponenti della sinistra istituzionale: c’erano tutti alla “manifestazione” a Milano, alla quale ha aderito anche l’Ucoii, l’Unione delle moschee italiane.

In allarme la comunità ebraica: “Alta tensione per il 25 aprile”

“Speravamo che le cose si fossero calmate, ma quanto è successo conferma il sentimento comune e conferma quello che traspare dalle forze dell’ordine. Noi comunque ci saremo e come sempre saremo insieme ai nostri amici ucraini. Il concetto è stare con le democrazie contro le dittature. Il fronte delle democrazie resta unito”, ha dichiarato il direttore del museo della Brigata Ebraica Davide Romano.

Sinistra in religioso silenzio

Mentre centri sociali e compagni distruggono le città italiane durante le manifestazioni “pacifiste” contro le armi e pro Hamas, inneggiando alla violenza, attaccando le Forze dell’Ordine e istigando a sparare al Presidente del Consiglio, la sinistra rimane nel più assoluto silenzio. Né Schlein né Conte hanno denunciato le violenze sinistre che continuano, settimana dopo settimana, ad imperversare nelle piazze italiane.

La sinistra dovrebbe prendere le distanze da questi criminali rossi, invece continua ad incitare alla rivoluzione sociale, e questi sono i risultati.