Allarme furti in Toscana: ogni provincia ha il suo “primato”

Dai furti in casa ai borseggi per strada, dalle truffe alle aggressioni: l’insicurezza è un fenomeno interessa ormai tutta la Toscana, ma non c’è dubbio che ogni provincia abbia la propria peculiarità. I dati più recenti – relativi al 2013, e diffusi alla fine dell’anno scorso – li fornisce il ministero degli Interni, e mostrano che la nostra regione non è più (o forse non lo è mai stata) un’oasi di tranquillità. Ecco le situazioni più particolari per ogni provincia:
· Arezzo: Boom di furti in casa, con un +29,7% (rispetto alla media nazionale di +5,9%. In aumento anche i borseggi (+20,1%, rispetto a un +11,8% nazionale) e le truffe (+ 15,5% rispetto al 20,4% italiano)
· Firenze: aumentano i reati complessivi, anche se in maniera sensibile (2,4%)
· Grosseto: boom di truffe (+37,3%) ma aumentano sia le rapine (+14,3%) che le denunce (2,9%)
 · Livorno: aumentano soprattutto i borseggi, con un incremento dell’11,3%
· Lucca: la città si piazza al sesto posto in Italia per numero di furti in casa, con 647 episodi ogni 100mila abitanti, ma crescono anche le truffe (+59,1) e le rapine (+5,9%)
· Massa Carrara: si registra un boom delle truffe (+28,1%), compensato però dal calo delle rapine (-40%)
· Pisa: tra capoluogo e hinterland le truffe sono cresciute del 17,5%
· Pistoia: anche qui è boom delle truffe, con un aumento del 19%
· Prato: nel 2013 i furti sono aumentati del 12,7% mentre le rapine sono calate dell’8,8%, e nonostante ciò la città laniera è quinta in Italia con 122 episodi ogni 100mila abitanti
· Siena: di pari passo l’aumento dei furti (+13,4%) e delle truffe (+12,3%)

E’ alla luce di questa situazione diffusa che chiedo alle forze politiche maggior controllo del territorio.
Non passa giorno che sulle cronache locali non si legga di furti, sia in casa che per strada: nelle ultime settimane stiamo assistendo a un’autentica recrudescenza del fenomeno, e non crediamo sia più tollerabile che i cittadini si sentano insicuri persino tra le mura di casa. Gli enti locali non possono demandare la sicurezza dei propri territori solo alle forze dell’ordine, ma devono assumersi le proprie responsabilità contribuendo in maniera fattiva a far sì che i toscani possano vivere sereni in casa loro”.