Rivolgo un appello all’assessore alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi affinché intervenga per tutelare la salute dei bambini delle scuole di Agliana, in provincia di Pistoia.
A sostegno dei 600 genitori delle scuole che protestano contro la somministrazione nelle mense dell’acqua del rubinetto, risultata contaminata dall’amianto: il Comune di Agliana e la dirigente delle scuole si stanno prendendo un rischio enorme quanto pericoloso, frutto di testardaggine e integralismo ambientalista.
Nei giorni scorsi ho incontrato alcuni rappresentanti del comitato; nessun amministratore può permettersi leggerezze con la salute pubblica, a maggior ragione se si parla di bambini: chi lo sta facendo se ne assume una grave responsabilità in ogni sede.
Negare alle famiglie la possibilità di portarsi a proprie spese l’acqua in bottiglia da casa è una scelta pericolosa ed inaccettabile, una grave limitazione della libertà.
Il mio appello alla Regione è mirato ad accogliere la richiesta dei genitori che chiedono semplicemente che gli venga concessa la possibilità di scegliere quale acqua far bere ai propri figli a scuola, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia.
I genitori sono preoccupati e ne hanno tutte le ragioni, l’allarme sulla presenza di sostanze nocive nell’acqua non è affatto cessato, a differenza di ciò che inspiegabilmente sostengono le amministrazioni.
I genitori sono preoccupati e ne hanno tutte le ragioni, l’allarme sulla presenza di sostanze nocive nell’acqua non è affatto cessato, a differenza di ciò che inspiegabilmente sostengono le amministrazioni.
Non è pensabile che le istituzioni, per salvare la faccia da una gestione scellerata del bene idrico, vadano avanti a testa bassa ignorando allarmi così seri sulla pericolosità dell’amianto nell’acqua: il principio di cautela dovrebbe prevalere senza indugi in situazioni come questa.
Invitiamo il Comune di Agliana e le scuole a ripensare questa scelta. Continueremo a tenere alta l’attenzione su una questione così importante sulla quale non si può scherzare.