Viavai di immigrati nell’ex scuola Santa Caterina, dove ci sono contagiati coronavirus. Zona rossa per i toscani, zona franca per loro?
Le autorità facciano chiarezza sulla situazione dei contagi nell’ex scuola di Santa Caterina di Prato. Lì trovano alloggio 72 immigrati richiedenti asilo fra i quali, secondo quanto reso noto dalla diocesi, ci sono quattro casi positivi al coronavirus e un operatore.
Numerosi cittadini ci segnalano che nel centro immigrati di Prato dove ci sono i positivi al coronavirus, continuano ad entrare e uscire frequentemente persone. La struttura è gestita dalla Cooperativa 22 della Fondazione Opera di Santa Rita.
Gli immigrati del centro di Prato non starebbero rispettando la quarantena per il coronavirus. Le regole valgono per tutti?
Chiediamo nel centro immigrati di Prato con i contagiati al coronavirus venga rispettata la legge e trasparenza per la serenità degli abitanti della zona sul coronavirus (e non solo). Per questo ho presentato un’interrogazione al governo perché si faccia luce al più presto sulla situazione.
In queste ora i cittadini toscani hanno appreso di dover subire ulteriori restrizioni per la zona rossa. Tutto a causa dell’incapacità del governo e della Regione di assumere i provvedimenti necessari per frenare il contagio da Covid-19.
Ci pare grottesco che, mentre sono sottoposti a problemi economici e costretti a grossi sacrifici, a Prato debbano subire anche le paure causate da immigrati contagiati di coronavirus.
Il caso di Prato, tra l’altro, fa il paio con quello del centro immigrati di Don Biancalani a Pistoia: anche lì il contagio da coronavirus è arrivato.
Abbiamo chiesto al governo spiegazioni: vogliamo sapere quali siano i protocolli previsti per quel centro per il coronavirus. E se gli immigrati di Prato abbiano rispettato le restrizioni e cosa accadrà con l’entrata in vigore della zona rossa in Toscana”.
