Ci davano di folli e disfattisti, ora nessuno vuole più il Mes: persino le banche dicono che per l’Italia è più vantaggioso il mercato dei capitali
Ci hanno dato di folli, disfattisti, irresponsabili, scellerati. Solo perché abbiamo detto NO al Mes fin dal primo momento. Per noi è sempre stato una fregatura: all’Italia non conviene prendere quei soldi.
Non è un regalo, quelli del Mes soldi che verrebbero prestati all’Italia (come agli altri paesi, molti dei quali guarda caso sono scettici) e come tutti i prestiti hanno delle condizioni. Altro che “senza condizionalità”. Non so dove vivano questi signori pensando a una banca (che può essere anche quella europea) che presta soldi.
A proposito di banche, ora a dire che il Mes non conviene all’Italia c’è nientemeno che il centro studi di due banche. Sono la Generali e la Saxo. Posizioni contenute in un rapporto firmato dall’analista finanziario Althea Spinozzi, e pubblicato da Startmag.it.
“Perché nessuna nazione vuole ricorrere al Mes. Report Banca Generali-Saxo Bank” il titolo dell’articolo. Eh, se nessuna vuole il Mes, perché dovrebbe ricorrerci l’Italia?
Le banche: “Nessuno lo vuole, meglio finanziarsi sul mercato”
“Il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità) è un meccanismo ormai obsoleto e mette a rischio la sovranità dei membri dell’Unione europea”, esordisce il report senza mezzi termini. Spinozzi parlando dell’Italia spiega che “non ha senso accedere al Mes quando un paese può finanziarsi sul mercato dei capitali”.
“La Spagna aveva fatto ricorso ai prestiti del Mes nel 2013 ad un tasso di 40bps”. Ma, spiega, “è arrivata a pagare fino a 100bps nel 2014 perché la strategia di finanziamento del Mes è passata dall’emissione di titoli a breve termine a quelli a lungo termine. Quando l’Italia emette i Btp può scegliere una scadenza conveniente e il costo del finanziamento, cosa che non potrebbe fare con il Mes”.
E fa un esempio: “Per ricevere 9 miliardi di euro di fondi, l’Italia deve cambiare la struttura del rimborso del debito, concedendo la priorità al Mes a discapito dei creditori sovrani”. Quindi, il compromesso di ricevere 9 miliardi di euro a basso tasso di interesse, oltre che essere dispendioso è anche svantaggioso”.
“Il ricorso al Mes – si spiega – potrebbe far sembrare che la nazione è finanziariamente instabile, fornendo un quadro distorto rispetto alla situazione italiana. L’Italia può accedere al mercato dei capitali senza problemi e non ha problemi di rifinanziamento”.
“Al momento, l’Italia può raccogliere fondi al tasso più basso mai visto nella storia: tassi di interesse negativi per i titoli con scadenza a 3 anni e 12bps per i titoli con scadenza a 5 anni”.
“In questo contesto, i fondi del Mes somigliano molto alla mela di Biancaneve: – conclude il rapporto – dalla forma e dal colore perfetto ma avvelenata. Dunque, è chiaro che il Mes sia “uno strumento obsoleto creato per le nazioni in difficoltà finanziaria durante la crisi bancaria del 2012”.