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Meloni con Acquaroli per rilanciare le Marche

Marche: Meloni con Acquaroli, Fratelli d'Italia lancia il candidato governatore per il centrodestra

Ricostruire la Regione e puntare sulle infrastrutture: Meloni lancia Acquaroli alla guida delle Marche. “La sinistra si nasconde e si vergogna dei suoi simboli”

“Grazie a Francesco Acquaroli perché è il porta bandiera di Fratelli d’Italia e del centrodestra nelle Marche per la battaglia di ricostruzione di questa regione. Aver scelto di puntare alla vittoria è un lavoro che dobbiamo a lui”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni intervenendo ad Ancona alla presentazione della candidatura alle elezioni Regionali delle Marche di Francesco Acquaroli. La conferenza stampa si è svolta nel suggestivo scenario, sotto l’Arco di Traiano di Ancona.

“Oggi nello sviluppo delle Marche ci crediamo noi. – ha sottolineato Meloni presentando Acquaroli – Perché hanno tante risorse, e anche se l’Europa ha già declassato questa regione come in transizione verso il sottosviluppo, noi crediamo e abbiamo scelto di investire nelle Marche”.

il candidato governatore delle Marche Acquaroli con Meloni sotto l'Arco di Traiano

“Ai marchigiani non proporremo il reddito di cittadinanza, diremo ai cittadini di rimboccarsi le maniche. Fratelli d’Italia punterà sulle infrastrutture, sul turismo, sulla operosità della sua gente e sul sostegno alle imprese delle Marche”, ha aggiunto Meloni presentando Acquaroli.

Scommessa sulle infrastrutture

“Parliamo di infrastrutture: è impensabile che da Ancona a Roma nel terzo millennio – ha spiegato Meloni accanto ad Acquaroli – il collegamento avvenga in pullman. Le Marche devono essere una regione che corre ad alta velocità”.

Inoltre, “Fdi vuole ricostruire una dorsale sull’Adriatico che possa migliorare la filiera delle infrastrutture delle Marche”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia”.

“Poi il tema del dissesto idrogeologico, che finché non ci sono le tragedie non interessa a nessuno. E ancora, il turismo. Non esiste il marchio Marche, eppure esistono straordinarie opportunità di turismo storico, religioso e balneare”, ha proseguito Meloni sotto gli occhi di Acquaroli.

“A sinistra si vergognano dei loro simboli”

“Noi abbiamo una squadra e abbiamo i simboli. Mi fa sorridere questa sinistra che si nasconde, mi fa sorridere questa sinistra che adesso prende Mangialardi e fa finta che venga da Marte e che non sia perfettamente inserito nel sistema di potere che ha governato la regione Marche”, ha sottolineato ancora Meloni.

“Poi vai sul suo sito Internet – ha ribadito il leader di Fratelli d’Italia – e non ci sono i simboli, tutto arancione, perché si vergognano pure loro e hanno ragione. Quando ho aperto il sito mi è venuto in mente il ‘bonus facciate’ di Ceriscioli: loro svecchiano la facciata ma poi dentro casa è sempre la stessa roba, l’importante è che i cittadini marchigiani lo sappiano. Se gli piace quello che hanno visto finora possono votare per la sinistra, ma se vogliono costruire un futuro di dignità e opportunità per questa regione io consiglio loro di sostenere Francesco Acquaroli“.

“Non ci vergogniamo di chi siamo, non ci vergogniamo dei nostri simboli. Quando la gente vota per noi, quando facciamo le campagne elettorali non ci nascondiamo. Invece abbiamo una sinistra che continua a nascondersi, che si nasconde perché sanno che hanno fallito”, ha aggiunto.

“Ripartire con la ricostruzione”

“Vogliamo ricostruire le Marche”, ha detto Acquaroli, ringraziando Meloni e i leader della coalizione di centrodestra per la candidatura a governatore delle Marche.

Secondo Acquaroli le Marche sono “isolate” sotto tutti i punti di vista: “infrastrutturale, economico e istituzionale”.

Francesco Acquaroli, candidato governatore nelle Marche, con Giorgia Meloni

Alla conferenza stampa con Meloni, Acquaroli ha posto la “questione “dell’isolamento infrastrutturale” delle Marche tra le principali da affrontare qualora riuscisse a prevalere.

“Da Porto Sant’Elpidio – ha detto – non ci sono tre ma una corsia autostradale”. Altri nodi riguardano, il ruolo di “porto, aeroporto, intervallive, pedemontana, collegamenti della Salaria verso Roma e Fano-Grosseto”.

“Siamo penalizzati, – ha proseguito Acquaroli – viviamo un isolamento infrastrutturale, un isolamento economico e istituzionale. La nostra è una regione che non conta più nulla”.

Alla conferenza stampa con Meloni Acquaroli ha anche ribadito di voler “far ripartire la ricostruzione post sisma”. In caso di vittoria alle prossime elezioni regionali nelle Marche, tra le priorità ci sarà lo ‘sblocco’ della ricostruzione post terremoto.

“Il Commissario l’altro giorno parlava di uno stanziamento di circa 10 milioni di euro per rimuovere le macerie – ha ricordato Acquaroli durante la presentazione della propria candidatura ad Ancona, alla presenza del leader di Fdi Giorgia Meloni -. Il terremoto c’è stato nell’estate del 2016 e a quattro anni di distanza parliamo della rimozione delle macerie: la ricostruzione è realmente in alto mare”.

Tutto per colpa di “un errore dietro l’altro, un atteggiamento ideologico pure nel dare risposta ad un sisma che ha devastato gran parte del territorio”.