Un “esperimento” messo in atto da un professore con complicità delle istituzioni. Bambini affidati ai pedofili della “Germania bene”. Le analogie con Il Forteto
E’ stato considerato un “esperimento”. In Germania 1969 al 2003 numerosi bambini senzatetto sono stati affidati a pedofili condannati, nella convinzione che fossero “perfetti genitori affidatari”.
Il teorico di questo abominio in Germania è stato il sessuologo e professore universitario Helmut Kentler. Una sorta di “guru” in materia. Scrisse libri, era spesso ospite in tv e sulle radio. Sosteneva di agire per la “liberazione sessuale dei bambini”. Le rivelazioni shock sui pedofili emergono da uno studio dell’università di Hildesheim.
Così con la complicità delle istituzioni nacque una vera e propria “rete” che comprendeva anche l’ufficio statale per la tutela dei minori e il senato di Berlino, “in cui la pedofilia era accettata, supportata e difesa”.
Kentler in Germania era convinto che «il contatto sessuale tra bambini e adulti non fosse dannoso» ed era sostenitore di una «emancipazione dell’educazione sessuale» che si basava sulla premessa che i bambini sono esseri sessuali che hanno il diritto di esprimere la loro sessualità. I pedofili hanno avuto così gioco facile.
Minori abusati: tante analogie con il Forteto
Il caso allucinante sui bambini affidati ai pedofili in Germania, che ci porta a trovare molte analogie con un altro in Italia e in Toscana: il Forteto. Sulla setta del Mugello è partita una Commissione d’inchiesta parlamentare.
Il capo della comunità, Rodolfo Fiesoli, in carcere dallo scorso anno dopo la condanna definitiva, sosteneva che “liberazione dalla materialità” potesse avvenire solo con i rapporti “puri”. E cioè con le persone dello stesso sesso.
E’ così che al Forteto uomini e donne vivevano e dormivano separati. Naturalmente molto era finalizzato alle sue stesse perversioni. Ma Il Forteto era di più che una setta di pedofili con abusi su bambini.
Naturalmente anche al Forteto è avvenuto tutto a causa della complicità delle istituzioni. Una setta che per almeno 30 anni ha potuto agire indisturbata. E oltre agli abusi si parla di personalità annullate, bambini usati come schiavi, vite distrutte insomma.
A differenza del Forteto, gli affidatari dei bambini in Germania oltre che pedofili erano “uomini influenti appartenenti al mondo accademico, alle organizzazioni di ricerca e ad altri contesti legati al mondo dell’educazione”. Insomma l’alta società.
Al Forteto i genitori erano invece gli stessi appartenenti alla cooperativa agricola. Dei contadini che accoglievano anche i casi più disperati senza chiedere un euro. Ed è questo che ha “favorito” l’arrivo dei minori.
Anche in Germania tante vite rovinate. E nessuno è stato mai arrestato né processato, compreso Kentler, morto nel 2008. Come altri che hanno responsabilità. I crimini sono tutti prescritti.
Al Forteto i processi sono arrivati, ma troppo tardi. Ed hanno colpito solo in una parte i responsabili. La grande maggioranza dei reati (e degli imputati) sono stati prescritti.
Le radici delle teorie di Kentler affondano nello spirito del ‘68. Lo stesso istinto che ha portato alla nascita della vita di comunità al Forteto. L’idee del professore tedesco fecero breccia a suo tempo.
“Non vogliono che escano i nomi dei responsabili, vogliono difendere il sistema e hanno raggiunto il risultato”, denuncia una vittima. Chiedono giustizia. Parole amare di rabbia che abbiamo già ascoltato.