Elezione diretta del presidente della Repubblica: una riforma costituzionale che darebbe stabilità ai governi, e che darebbe maggior corrispondenza tra il voto popolare e la politica.
Oggi alla Camera dei Deputati abbiamo lanciato la nostra proposta per il presidenzialismo. Una proposta sulla quale stiamo raccogliendo già le firme (per una legge d’iniziativa popolare), ma che parte con il suo iter anche nelle sedi istituzionali, a partire dalla Commissione Affari istituzionali della Camera.
Poteri esecutivi al Presidente della Repubblica (come in Francia), che presiede il governo, sceglie il primo ministro e i ministri, rappresenta l’Italia nelle sedi internazionali. Per eleggerlo previsto un doppio turno con ballottaggio.
“Con la nostra proposta – ha detto Giorgia Meloni – vogliamo garantire due cose: in primo luogo la piena corrispondenza tra cosa i cittadini vogliono e ciò che il palazzo fa; in secondo luogo garantire la stabilità dei governi, essenziale per la credibilità di una nazione, e l’affidabilità con i partner”.
“Quando i governi nascono in Parlamento – ha proseguito – con accordi tra forse politiche che non hanno fatto campagne elettorale insieme, alla fine si perdono per strada i programmi: le politiche dei governi saranno lontani da ciò che si attendevano i cittadini”.
“Con il semipresidenzialismo alla francese (elezione diretta con doppio turno) hai un presidente che presiede il governo, nomina i ministri, attua il programma e viene giudicato dopo 5 anni”, ha aggiunto.