Ecco l’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “Il Giornale di Vicenza” sul caso dell’uscita di Fratelli d’Italia dalla giunta del Comune di Vicenza.
Il deputato Giovanni Donzelli interviene da Roma per spiegare i motivi della decisione ma indica la strada della collaborazic «Non vogliamo far cadere la giunta) n responsabile nazionale di Fdl cerca di gettare acqua sul fuoco «L’obiettivo è che il centrodestra continui a governare il capoluogo»
Le metafore sono diventate il piatto forte dell’incendio che arde nelle stanze di palazzo Trissino. E così anche Giovanni Donzelli, che è deputato ma anche responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, sfodera la sua figura retorica per spiegare la posizione del partito. «Se la moglie ti mette le valigie fuori dalla porta – interviene rispondendo a chi gli chiede se l’uscita dalla maggioranza annunciata da Sergio Berlato sia stata una scelta corale – non ci sono tante decisioni da condividere. Bisogna trovare un albergo; ci hanno preso e ci hanno messo le valigie fuori dalla porta. Nessuno ha voluto questa situazione, nessuno ha voluto rimanere fuori dalla giunta».
Tuttavia non è finita qui. Perché le metafore del responsabile nazionale di Fdl servono anche per gettare benzina sul fuoco della polemica che brucia da giorni. «Proveremo a trovare una soluzione con un mediatore familiare – assicura Donzelli – e, no, non abbiamo intenzione di far cadere la giunta di centrodestra».
Dopo le dichiarazioni di Sergio Berlato («Non abbiamo scelto di uscire dalla maggioranza; è il sindaco, con la sua operazione insulsa ad averci sbattuto fuori») e quelle in senso contrario di Elena Donazzan («Sono stupita e disorientata. Ai consiglieri comunale di Fdl chiedo senso di responsabilità»), a intervenire nella vicenda è il partito nazionale.
La posizione sembra in linea con quella più volte ribadita dal coordinatore veneto, anche se in realtà Donzelli cerca di spegnere le fiamme anziché gettarci nuovo cherosene. «Ci auguriamo che questa vicenda rientri afferma – e che sia possibile tornare a dare il nostro contributo per lavorare insieme».
Il problema, però, è che per far «rientrare la vicenda» serve un’intesa; cosa che ora sembra molto distante. «Tutti vogliamo condividere il governo – ribadisce – e credo che anche ai nostri consiglieri comunali sia dispiaciuto essere esclusi dall’amministrazione. Tuttavia, dal momento in cui siamo messi fuori, ne prendiamo atto. Siamo stati molto colpiti, ma lavoriamo per risolvere il prima possibile la situazione».
E sono queste le parole che trasformano l’arroccamento in difesa in una mano tesa. «La politica – ammette il deputato di Fratelli d’Italia – è fatta di dialogo, riflessione e ricerca di sintesi. Il nostro obiettivo non è quello di mettere in difficoltà l’amministrazione. Anzi, siamo stati i primi a sostenere Francesco Rucco, e vogliamo continuare a lavorare in questa direzione; non vogliamo di certo che questa giunta cada, ma contribuire a farla governare bene».
Ecco perché, alla luce di una situazione di stallo, il responsabile di Fdl non esclude un intervento da Roma. «Siamo in contatto con tutti; se è possibile proviamo ad aiutare. Se c’è bisogno per una ricomposizione, siamo a disposizione».
