Un noto urologo di Careggi risultava presente in sala operatoria ma in realtà era assente, tanto che non aveva nemmeno timbrato il cartellino. Sono i primi risultati che arrivano da Careggi in seguito a una mia richiesta di accesso agli atti. In Consiglio regionale ho chiesto all’assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, e alla Giunta di chiarire con una comunicazione cosa sta emergendo sul caso del primario di Careggi Marco Carini.
Il medico non risultava presente nell’ospedale, malgrado a lui nel frattempo venissero attribuiti degli interventi chirurgici a pazienti che erano sicuri che fosse lui in persona ad operarli. Lascia un po’ perplessi anche il fatto che in alcuni giorni risultavano 11 interventi condotti in una sola giornata. I pazienti, a questo punto, non sanno più se sono stati operati dal primario.
Perché l’azienda ospedaliera si è mossa solo dopo la mia richiesta di accesso agli atti? Perché non si è mossa prima? Ho chiesto alla Giunta chiarezza e trasparenza sulla vergognosa e ombrosa vicenda.