BACCI, L’AMICO DEI RENZI CONDANNATO A DUE ANNI. FINANZIO’ MATTEO E FECE AFFARI CON TIZIANO

E’ uno degli amici storici e finanziatori di Renzi, che ai tempi in cui era presidente della provincia prima e sindaco poi lo aveva nominato alla presidenza della partecipata Silfi, nel Cda di Mukki Latte e nella società di comunicazione Florence Multimedia. L’imprenditore Andrea Bacci ha patteggiato due anni di reclusione nel processo per il fallimento della Coam Srl, società di costruzioni con sede a Rignano sull’Arno (Firenze), di cui sarebbe stato amministratore di fatto.
Con lui è stato condannato anche Fabio Bettucci, amministratore di diritto. Tra il 2013 e il 2016 Bacci e Bettucci avrebbero distratto tra l’altro dall’azienda 1.140.000 euro per finanziamenti a favore della società calcistica Lucchese Libertas 1905, il cui bilancio era già in crisi nel 2013, facendo un investimento antieconomico in un settore del tutto estraneo a quello della società.
La Coam sarebbe stata inoltre spogliata di 1.400.000 euro, denaro distratto a favore di Bacci o dissipato in lavori edili, mai pagati, su immobili di sua proprietà. 
Bacci, inoltre, è rimasto coinvolto nel gennaio 2017 da un episodio malavitoso con spari contro la sua ditta Ab Florence di Scandicci, che aveva crediti messi a rischio dalla richiesta di fallimento della Coam. 

Bacci è stato anche socio di Tiziano Renzi e risulta fra i costruttori di outlet in varie città d’Italia (LEGGI QUI), operazione nella quale è stato coinvolto lo stesso Tiziano Renzi e in cui risultano legami con l’ultimo presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi.

Anche i figli di Bacci sono stati coinvolti insieme agli imprenditori indagati Luigi Dagostino e Ilaria Niccolai nelle società che hanno acquistato dal Comune di Firenze il teatro comunale (LEGGI QUI), pagato la metà della sua valutazione originaria, e lo storico caffè Rivoire di piazza Signoria, sempre a Firenze (LEGGI QUI).
Le ombre sono tante e forse è opportuno fare luce su tutte.