Milano, corteo pro pal: Hannoun sfida il daspo e attacca il governo

Prima giustifica le uccisioni di Hamas e poi attacca governo Meloni e giornalisti, definendoli “schiavi della lobby sionista”. Il leader dei palestinesi in Italia deve essere espulso

Mohammed Hannoun, presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia, aveva già ricevuto un foglio di via per le sue dichiarazioni in cui giustificava le morti israeliane per mano di Hamas: “Chi uccide va ucciso. Perché piangere per questi criminali”. Non curante si presenta a Sesto San Giovanni ed attacca i giornalisti, il governo Meloni e sfida il daspo. Non possiamo tollerare questo crescente clima di antisemitismo nelle nostre piazze. Serve una condanna unanime

Sfida il foglio di via

Il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia è stato raggiunto da un foglio di via che non gli permette di entrare a Milano per un anno. Questo è arrivatoHannoune sue indicibili dichiarazioni del 18 ottobre, quando parlò degli israeliani “Chi uccide va ucciso. Perché piangere per questi criminali”. Ma non solo, Hannoun ha ricevuto anche una denuncia per “istigazione alla violenza”.

Attacchi al governo Meloni ed ai giornalisti

Incurante di tutto ciò, Hannoun ha voluto sfidare il foglio di via ricevuto recandosi a Sesto San Giovanni, a pochi metri dal confine che non può attraversare. E proprio lì, durante un corteo pro pal, ha attaccato: “È un’ammonizione del governo Meloni non ad Hannoun persona, ma al corteo costante che da due anni non si è mai fermato nella città di Milano, così da fare pressioni su di noi”.

Ha poi proseguito “abbiamo sconfitto sia la lobby sionista sia la narrativa del governo nazifascista italiano” per poi annunciare il ricorso: “I miei legali sono già al lavoro”. Non si è poi trattenuto, definendo i parlamentari che hanno preso parte a manifestazioni organizzate dalle comunità ebraiche “sionisti” per poi attaccare nuovamente il governo additandolo come  “servo della lobby sionista”.

Per non parlare poi degli attacchi mossi contro i giornalisti e contro la libera informazione, di cui lui parla come “fascisti”.

Serve condanna unanime

Queste affermazioni di Mohammed Hannoun sono dei deliri antisemiti che mirano ad attaccare il governo Meloni alimentando un clima d’odio crescente. Hannouno chiunque non la pensi come lui, arrivando a definire i giornalisti dei “fascisti”. Sono dichiarazioni vergognose per le quali serve una condanna unanime, a partire proprio dalla sinistra del Pd e del Movimento 5 stelle, da sempre indulgenti con le piazze di questi violenti.

Serve prendere provvedimenti. Hannoun deve essere espulso dall’Italia.