‘Io ti ascolto’: la campagna di Fratelli d’Italia contro il bullismo

Al fianco dei ragazzi per affrontare temi sociali che non si possono risolvere soltanto con le leggi e le normative, ma anche con dei sostegni e cambi di visione culturali e sociali

Il fenomeno delle baby gang e dei maranza è ormai dilagante tra i nostri giovani. Per questo vogliamo intervenire con una campagna dal titolo “Io ti ascolto”. L’obiettivo è quello di promuovere il dialogo ed il confronto. Vogliamo riportare la famiglia e l’individuo nuovamente al centro in modo da dare una risposta concreta al problema del bullismo e delle baby gang.

Le manifestazioni in tutta Italia

La campagna “Io ti ascolto” prevede una serie di manifestazioni e conferenze in tutta Italia. Prenderanno parte alle varie iniziative sia esperti sia politici ed istituzioni. Le prime date della campagna saranno il 5 maggio a Verona ed il 19 maggio a Milano. Seguiranno poi il 5 giugno a Bologna, il 20 giugno a Catania, il 27 giugno a Caivano, ed il 9 giugno a Torino. L’evento di chiusura si terrà invece a settembre a Roma.

Famiglia è fondamentale

Queste iniziative sono estremamente importanti. Il tema della famiglia è fondamentale perché a volte i genitori stessi si ritrovano da soli ad affrontare situazioni più grandi di loro. A volte, invece, ci troviamo in condizioni in cui mancano i genitori o in cui questi non hanno avuto la formazione adeguata ad essere genitori e quindi è necessario anche un sostegno alla genitorialità in difesa della famiglia.

In Parlamento, al governo e sul territorio al fianco dei ragazzi

Tra i ragazzi italiani ci sono moltissimi che fanno volontariato, che sono esempi positivi, che si impegnano. Con questa campagna vogliamo raccontare anche le loro storie. Stiamo lavorando non soltanto in Parlamento con proposte di legge, al governo con modifiche importanti, ma anche sui territori, nel tessuto sociale, a fianco delle famiglie, con Gioventù Nazionale.

Siamo al fianco dei ragazzi, per affrontare temi sociali che non si possono risolvere soltanto con le leggi e le normative, ma anche con dei sostegni e cambi di visione culturali e sociali.