‘Paesi sicuri’, la lista Ue conferma scelte del governo Meloni

Nella lista dei ‘Paesi sicuri’ stilata dalla Commissione Ue compaiono anche Bangladesh, Egitto e Tunisia: passa la linea del governo Meloni nel contrasto all’immigrazione clandestina

Aveva ragione il governo Meloni. Stavolta, ad attestarlo è la lista dei ‘Paesi sicuri’ stilata dalla Commissione dell’Unione Europea. Compaiono, infatti, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia: l’Ue segue la linea del governo Meloni sulla lotta all’immigrazione clandestina e sconfessa sinistra e magistrati politicizzati che hanno assunto decisioni ideologiche, più che giuridiche.

Lista dei Paesi sicuri Ue segue linea italiana

La lista dei paesi sicuri stilata dalla Commissione Ue conferma la linea adottata dal governo Meloni. La Commissione Ue ha, infatti, presentato una proposta di regolamento che include la prima lista europea di sette Paesi considerati sicuri per i rimpatri. Compaiono anche Bangladesh, Egitto e Tunisia: attestando di fatto la bontà delle scelte adottate dal governo italiano.

Spiace per la sinistra e la parte della magistratura ideologizzata che avrebbero voluto assecondare le loro teorie immigrazioniste. Anche l’Ue certifica che Bangladesh, Egitto e Tunisia sono Paesi sicuri. Una chiara sconfitta per chi, fino ad oggi, si è appellato al diritto europeo per non convalidare trattenimenti nei centri in Albania di migranti provenienti da Paesi che anche per l’Ue sono sicuri.

Meloni: “Italia determinante per cambio approccio su immigrazione “

“Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista UE Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia. Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%.

Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania. È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee. L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori.

Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada”, dichiara il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.