Raid violenti, spaccio di droga, armi e violenza sui social: oltre 142 giovani denunciati, controlli in 150 immobili e sequestri di cocaina, pistole, fucili, coltelli e mazze: il tempo dell’impunità è finito
In Italia le regole si rispettano. Il tempo dell’impunità, dove tutto era permesso e non c’erano conseguenze, è finito. Con una maxi operazione è stato inferto un duro colpo alla criminalità giovanile: 73 arresti e oltre 142 giovani sono stati denunciati per ricettazione, possesso di armi e detenzione di droga ai fini di spaccio. Nessuna tolleranza con chi non rispetta le leggi e pensa di poter fare quello che gli pare: la pacchia è finita.
Droga, armi e odio sui social
Raid violenti, droga, armi e odio social. Da Nord a sud è scattato un maxi-blitz della polizia, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, contro la criminalità giovanile. In campo oltre mille agenti nella vasta operazione che si è conclusa nella notte e ha portato a 73 arresti in flagranza, di cui 60 maggiorenni e 13 minorenni, per reati contro la persona (compreso un tentato omicidio), il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti.
A questi si aggiungono 142 giovani denunciati per ricettazione, possesso di armi, detenzione di droga ai fini di spaccio. Un blitz che arriva a pochi giorni dall’ultimo report della Criminalpol che ha fotografato una crescita percentuale di minorenni coinvolti in omicidi, sia come vittime che come killer. Sotto la lente degli agenti Squadre Mobili e dei Reparti Prevenzione crimine le piazze di spaccio e le zone della movida delle varie città.
Controlli in 150 immobili, sequestrati 2 chili di cocaina e otto pistole
Complessivamente sono 150 gli immobili controllati, tra cui due istituti scolastici e 23 strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Sono stati sequestrati due chili di cocaina, otto pistole, un fucile a canne mozze, ma anche coltelli, mazze, spray urticante e oggetti rubati come gioielli e cellulari. Individuati anche 600 profili social inneggianti all’odio e alla violenza fisica, anche contro appartenenti alle Forze di Polizia, che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria.
Lo Stato c’è. Il segnale è forte e chiaro: in Italia le regole si rispettano, il tempo dell’impunità, dove tutto era consentito e rimaneva senza conseguenze, è finito. Continueremo a lottare contro ogni forma di illegalità e saremo implacabili nella lotta alla criminalità.