13 violenti dei centri sociali sono indagati per il corteo pro Palestina che voleva raggiungere la Sinagoga. Ecco le accuse: violenza e resistenza a pubblico ufficiale, frasi ingiuriose e sputi contro la Polizia e manifestazione pubblica non comunicata all’Autorità di pubblica sicurezza
Da sinistra, un secondo dopo i fatti, non hanno avuto dubbi: la colpa è dei violenti della Polizia. Mentre Bonelli di Avs aveva visto “la furia della Polizia contro minorenni con le mani alzate”, il deputato del Partito Democratico, Marco Furfaro, tuonava: “Studenti e studentesse, minorenni, caricati a freddo e manganellati”. La realtà, però, è ben diversa: 13 di quei “bravi ragazzi” sono accusati di violenze e minacce contro le Forze dell’Ordine. Adesso, da sinistra, chiederanno scusa alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa?
Ecco chi sono gli “studenti pacifici”
Solo dopo pochi secondi dai fatti della manifestazione di Pisa dello scorso anno, la sinistra aveva già sentenziato accusando, ovviamente, i nostri Agenti delle Forze dell’Ordine. Per i sinistri non c’erano dubbi: la Polizia ha manganellato poveri studenti inermi.
Adesso, però, gli inquirenti, dopo aver svolto le indagini, accusano di violenze e minacce 13 violenti dei centri sociali che hanno animato la manifestazione pro Palestina. Avevano organizzato un corteo non autorizzato per raggiungere la Sinagoga a Pisa e volevano forzare il cordone di sicurezza, così la Polizia è intervenuta.
La sinistra spalleggia i violenti
Subito dopo sono partite le accuse della sinistra contro le nostre Forze dell’Ordine: “La furia della Polizia contro minorenni con le mani alzate”, diceva Angelo Bonelli di Avs, mentre il deputato del Partito Democratico, Marco Furfaro, tuonava: “Studenti e studentesse, minorenni, caricati a freddo e manganellati”.
Adesso, però, la Procura di Pisa, che ha indagato su come si sono svolti i fatti, ha accusato 13 manifestanti pro Palestina (tra i quali nessun minorenne) di violenze e minacce contro gli Agenti di Polizia, oltre che di aver organizzato una manifestazione pubblica senza aver preavvisato l’Autorità di Pubblica sicurezza. Sono indagati per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, per essersi opposti agli operatori della Polizia di Stato, spingendoli e colpendoli nel tentativo di forzare il dispositivo di sicurezza. E sono indagati anche per aver offeso, in più momenti, l’onore ed il decoro degli operatori in servizio di ordine pubblico, pronunciando nei loro confronti frasi offensive e sputandogli addosso.
Ecco chi sono i “bravi ragazzi”, come ama chiamarli la sinistra, dei centri sociali. Li coccolano e li proteggono. Vediamo se adesso hanno il coraggio di chiedere scusa alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa.