Ecco tutti gli interventi del congresso di Firenze città al quale hanno partecipato anche Sangiuliano, A. Meloni e Foti
Continuano i congressi di Fratelli d’Italia per rinnovare la propria classe dirigente sui territori. Il congresso è un momento democratico molto importante all’interno del Partito e siamo orgogliosi della grande affluenza che si sta registrando nei congressi che si stanno svolgendo in tutta Italia. Ho partecipato al congresso cittadino di Fratelli d’Italia a Firenze che si è tenuto domenica presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nel quale è stato eletto Jacopo Cellai come coordinatore fiorentino, al quale vanno le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.
Ecco chi è intervenuto al congresso
Nel dibattito insieme a me sono intervenuti, fra gli altri: il coordinatore cittadino Jacopo Cellai, il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli, il senatore Paolo Marcheschi, il responsabile Adesioni e segreteria politica Arianna Meloni, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
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Loggia Isozaki: perché in 23 anni non è stato fatto niente?
“Sulla loggia Isozaki abbiamo fatto chiarezza e quindi faccio delle domande io: perché non è stato fatto niente in 23 anni? Quanto costava allora e quanto costa oggi?”. A dirlo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso del suo intervento al congresso fiorentino di Fratelli d’Italia. “Ci sono stati momenti in cui la città di Firenze esprimeva il presidente del Consiglio e il presidente della Regione, era presente in tutti i gangli del governo e poteva fare quello che voleva. Perché non lo ha fatto?”.
Al ministro della Cultura ha replicato il sindaco Dario Nardella, venuto a portare i saluti istituzionali al congresso: “Ho fatto presente che l’uscita, che è un biglietto da visita per il mondo intero, non poteva rimanere in quelle condizioni. Non ho guardato al colore politico del governo che avevo di fronte. Io al momento ho visto solo uno schizzetto di un giardino di quartiere. Il ministro è persona ambiziosa, non può accettarlo, come non possono accettarlo i fiorentini”.
“Abbiamo dimostrato un grande senso dello Stato rispetto alle vicende del Maggio fiorentino – ha detto poi il ministro – Con Donzelli ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che abbiamo una responsabilità verso la città. C’era una grande tradizione da portare avanti, abbiamo fatto prevalere l’interesse generale e il senso di appartenenza alle istituzioni rispetto a una convenienza politica. Non c’è da sostituire nessuna egemonia, c’è da costruire un’egemonia italiana, un quadro in cui, nella legittima diversità delle opinioni, tutta l’Italia si possa rivedere.
Dobbiamo rendere Firenze una città più moderna, più efficiente ed anche più pulita. E al tempo stesso dobbiamo salvaguardare la grande tradizione culturale. E per raggiungere questi obiettivi, servono modernizzatori. E voglio ricordare che i grandi modernizzatori vengono anche da destra e tra questi mi piace mettere anche Giorgia Meloni”, ha concluso il ministro.
Ecco la preparazione del Segretario dell’opposizione
“A Gubbio Schlein, arrivata un giorno dopo perché era al cinema, ha tuonato: ‘Basta mandare armi ad Israele’. È da mesi che non si inviano armi a Israele. Ma si può fare il segretario dell’opposizione e non sapere che son 6 mesi che non mandiamo un’arma?” Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, intervenendo al congresso fiorentino del partito.
Ci attaccano pensando di farci saltare il sistema nervoso, ma non ci riusciranno
“È un periodo difficile questo, siamo molto attaccati, pensano di farci saltare il sistema nervoso, tirano fuori parenti, antenati. Ma non ci riusciranno, perchè non abbiamo scheletri nell’armadio e perchè lo facciano solo ed esclusivamente perchè ci crediamo”. Così Arianna Meloni, responsabile adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia, intervenendo al congresso del partito a Firenze.
Francesco Torselli si candiderà alle elezioni europee
Da troppi anni Firenze non ha un parlamentare europeo di destra. Ringrazio Marco Cellai che è stato un ottimo parlamentare europeo di destra. Ci dobbiamo provare e dobbiamo chiedere tutti a qualcuno di Firenze che è bravo ed è capace di metterci la faccia e correre per le europee. Io un nome ce l’ho: è Francesco Torselli. Proprio mentre eravamo al congresso, ho ricordato come la prima volta che ho chiesto a Francesco di candidarsi era estate e lui mi ha detto: “ora ci penso, vediamo un po’”. Adesso è passata l’estate, è passato l’autunno e tra un po’ sta per passare anche l’inverno: è arrivato il momento di decidersi. Non ho corteggiato così tanto nemmeno mia moglie, quindi alla fine Francesco ti devi decidere. Francesco Torselli, intervenendo poco dopo mi me, si è finalmente deciso.
“Mi hanno insegnato che quando il partito ti chiede qualcosa non si scappa, non ci si china la testa o gira dall’altra parte, ma lo si affronta sempre. Per questo lo farò con tutto entusiasmo del caso. In realtà chi mi ha convinto a dire sì è stato Dario Nardella. In Europa fortunatamente hanno una grande stima e considerazione di Firenze, meglio non vada lui a raccontare come l’ha ridotta. Grazie Dario, ti sfido.
Avere un parlamentare in Europa sarebbe un risultato senza precedenti ed esiste un solo modo per ottenerlo: che nessuno si sottragga a questa sfida. Da oggi comincia la campagna elettorale e si fa tutti insieme”, ecco le parole con cui Francesco Torselli ha annunciato la sua candidatura alle imminenti elezioni europee.