CARRARA, LETTERA DEI POMPIERI IGNORATA: ROSSI COSTRETTO A RISPONDERE
"Cos'ha fatto la Regione dopo che i Vigili del Fuoco mettevano in guardia sulla sicurezza? Vogliamo trovare le responsabilità politiche di quanto è accaduto"
Firenze, 14 novembre 2014
Un'interrogazione per chiedere "cos'ha fatto la Regione Toscana dopo che il 26 gennaio 2013 i Vigili del Fuoco di Massa Carrara avevano lanciato l'allarme sulla stabilità dell'argine del torrente Carrione" e per sapere se "la Commissione d'inchiesta nominata dal governatore Enrico Rossi verificherà anche le responsabilità tecniche della Regione". E' quanto hanno presentato i consiglieri regionali Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, all'indomani delle polemiche dopo l'esondazione del torrente (la quarta in pochi anni) e i conseguenti allagamenti nella zona di Carrara. La vicenda sarà al centro del "question time" di martedì in Consiglio regionale. "La Regione – spiegano i tre – tramite il Dirigente Ufficio per la Tutela dell'Acqua e del Territorio era a conoscenza del fatto che l'argine del Carrione non era in sicurezza, eppure il governatore si erge a giudice e censore dell'operato altrui lanciando accuse con toni e parole gravi".
In merito alla Commissione d'inchiesta amministrativa nominata da Rossi, i consiglieri incalzano: "Vogliamo sapere se ha un mero scopo assolutorio oppure se verificherà anche le responsabilità tecniche della Regione e quelle politiche del presidente stesso".
Sulla gestione dell'emergenza nelle zone alluvionate, infine, Fratelli d'Italia ha raccolto le firme e ottenuto una Commissione d'inchiesta consiliare.
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