Occupano abusivamente una casa per sei anni e il giudice gli dà ragione. L’incredibile storia arriva da Firenze ed è raccontata oggi sui quotidiani locali e nazionali.
La storia inizia quasi sette anni fa, quando una donna con una bambina piccola, viene sfrattata dall’appartamento in cui vive alle porte di Firenze per non aver pagato l’affitto. Ha notizia di una casa vuota in Piazza Beccaria e la occupa abusivamente.
Così va avanti per qualche tempo, fino a quando il Comune di Firenze le chiede conto della residenza di lei e della figlia. A quel punto la donna rivendica la sua casa, anche se occupata abusivamente.
La donna infatti, nonostante l’occupazione abusiva, ha rivendicato il suo diritto di iscrivere lei e la figlia alle liste anagrafiche del comune di residente, come riconosciuto dalla Costituzione.
A quel punto il comune di Firenze condizionò l’eventuale buon esito della richiesta all’intervento dei servizi sociali. La donna andò su tutte le furie e, nonostante fosse un’occupante abusiva, si è rivolta al tribunale per far valere i suoi diritti.
Dopo aver vinto un ricorso d’urgenza, per fortuna, un giudice ribaltò il verdetto, dando ragione al comune fiorentino.
Avranno fatto uscire la signora da casa? No, no no. Anzi, dopo il ricorso in Appello, la donna ha avuto ragione. Infatti un giudice ha sancito il suo diritto ad abitare la casa occupata rifacendosi al diritto all’iscrizione anagrafica di tutti coloro che vivono nel territorio nazionale.
I giudici non hanno avuti dubbi considerando infondata la pretesa del Comune di Firenze.
Non è la prima volta che accade, che un occupante abusivo di un’abitazione privata, viene legittimato dal tribunale a proseguire l’occupazione. E’ una vergogna su cui Fratelli d’Italia chiede da tempo un intervento serio e duro. La casa non si tocca.