Si apre per il Parlamento una settimana ‘calda’ su vari fronti ed il Governo trema per la sua instabilità.
E sì perchè, nonostante la crisi internazionale per gli attacchi all’Ucraina, Camera e Senato saranno il palcoscenico del singolar tenzone tre i partiti.
Dopo il voto in commissione Finanze della Camera sulla riforma del catasto che ha rischiato di far saltare il banco all’interno della maggioranza che sostiene il Governo Draghi, i problemi non sembrano finire.
Emendamento Alternativa c’è
Ci sarà la discussione sull’emendamento degli ex cinque stelle di Alternativa c’è, che di fatto hanno riproposto la soppressione dell’articolo 6 della legge delega della riforma fiscale, con il rischio concreto di stallo in Commissione Finanze.
Codice Appalti in Senato
Ed in questa settimana ‘calda’ i pensieri per l’esecutivo proseguono. Prevista tensione sulla riforma del codice degli appalti in Aula in Senato da mercoledì. Su questo punto, Fratelli d’Italia è favorevole alla semplificazione, ma si tratta di una materia molto delicata sulla quale non può essere solo il governo a poter decidere. Speriamo senza dover sottostare alle solite ripicche interne della maggioranza.
Proposta di legge presidenzialismo
Inoltre in commissione Affari Costituzionali della Camera prenderà il via l’iter della nostra proposta di legge sul presidenzialismo. Sarà il momento per vedere come si comporteranno in questa occasione le forze politiche al di là dei proclami. Capiremo chi vuole davvero innovare l’Italia e chi preferisce difendere lo status quo, chi vuol far entrare l’Italia nella terza Repubblica e chi lavora per tornare nella prima.
Sub emendamenti riforma Cartabia
Inoltre, dagli uffici dei gruppi parlamentari entro giovedì saranno presentati i sub-emendamenti alla riforma del Csm voluta dalla ministra Cartabia. Praticamente una riscrittura del vecchio testo Bonafede ed è già chiaro che la maggioranza si dividerà anche su questo tema.
Risoluzione crisi Ucraina
Ma la settimana calda non è finita, tutt’altro. Infatti in Commissione Esteri al Senato si tornerà a discutere della risoluzione sulla crisi ucraina, su cui il presidente M5s Petrocelli ha votato contro scatenando le ire dei suoi compagni di partito che ne hanno chiesto le dimissioni.
Fratelli d’Italia sarà sempre dalla parte degli italiani.
