Dopo il silenzio e la totale mancanza di trasparenza sulle centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici spesi in rimborsi, viaggi e consulenze e i dipendenti stipendiati dall’ente montano nonostante lavorino in realtà per il Comune di Pescia, ecco nuova nuova puntata delle irregolarità di Uncem Toscana gestita da Oreste Giurlani.
Un lavoratore il cui rapporto di lavoro con l’ente montano era cessato, si è rivolto all’Inps per ottenere l’indennità di disoccupazione. Dalla risposta negativa ha appreso che Uncem non aveva pagato i contributi.
Quindi ha fatto denuncia e chiesto di visionare lo storico della sua posizione. E’ così che ha scoperto che negli anni fra il 2011 e il 2014 Uncem Toscana non ha corrisposto i contributi Inps ad un suo dipendente (qui di seguito il dettaglio 2014), commettendo un illecito penale come dimostrano gli stessi documenti.
Come se non bastasse Uncem ha indicato il versamento (mai effettuato) nella dichiarazione Cud consegnata al lavoratore, che rappresenterebbe così una certificazione falsa.
Sulla gestione allegra di Uncem mi batto da tempo, l’anno scorso ho anche occupato la sede di Uncem per ottenere i dettagli dei bilanci e verificare dove siano finiti i troppi soldi utilizzati per spese di rappresentanza e consulenze.
La Regione Toscana è corresponsabile dell’illecito penale, perché non ha verificato la regolarità contributiva come avrebbe dovuto fare a termini di legge attraverso il Durc, avendo erogato all’ente dal 2009 al 2015 ben 11 milioni di finanziamenti pubblici diretti Chiediamo che la Magistratura faccia luce sulla vicenda e indaghi sulle posizioni contributive di tutti gli altri dipendenti.
Non pagare i contributi Inps ai propri dipendenti è gravissimo, il Partito democratico pensa di risolvere il problema mettendo la polvere sotto il tappeto facendo sparire Uncem Toscana e garantendo al suo presidente Oreste Giurlani un posto come vice-presidente di Anci. Questi giochi di prestigio non serviranno a fermare le conseguenze dei gravi illeciti che sono stati compiuti continueremo a vigilare e dare battaglia per sapere dove sono finiti i soldi dei cittadini.